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Mission

Popolo Unito nasce dall’esigenza di creare una sinergia positiva tra soggetti associativi e singole persone in un momento storico in cui i destini non solo degli italiani ma dell’umanità intera sono messi in discussione dagli interessi di una spietata élite mondialista che, facendo leva su un potere finanziario acquisito con moneta a debito emessa attraverso banche private, predando le risorse del pianeta a discapito dei popoli, vuole mantenere la propria egemonia controllando tecnologicamente, sottomettendo e sfruttando i popoli, provocando guerre e pandemie.

In questa congiuntura in cui vediamo messi a rischio i nostri fondamentali, diritti e conquiste sociali, in cui il patto sociale che mantiene coeso lo stato si è irrimediabilmente rotto, bisogna ripercorrere le tappe dei nostri antenati nel Medioevo, quando con la caduta dell’Impero Romano sono rimasti senza istituzioni che li tutelassero e hanno ricostruito dalle macerie una società moderna virtuosa e produttiva.

La democrazia non può che attuarsi in realtà di entità territoriali di piccole dimensioni, al massimo nazionali, un governo mondiale non potrebbe che configurarsi sotto forma di una dittatura. Da Alessandro Magno all’Impero Romano l’uomo libero è passato dal rango di cittadino a quello di suddito. Ed oggi i corsi e ricorsi storici ci prospettano una situazione non certo diversa. Si vuole imporre un governo mondiale con la scusa costruita a tavolino dei cambiamenti climatici, di un’emergenza permanente fatta di pandemie e guerre provocate, cause di forza maggiore in nome delle quali imporre un rapido cambio di paradigma sociale e politico dalla democrazia alla dittatura, dallo stato di diritto al capitalismo della sorveglianza. La tecnologia è infatti il mezzo privilegiato col quale le élite intendono portare avanti il programma di sottomissione dell’umanità ad una tecnocrazia, alle cui spalle c’è sempre la finanza predatoria occidentale.  Si punta a convincere i cittadini a rinunciare al diritto inviolabile all’autodeterminazione in cambio di una “sicurezza” elargita per gentile concessione dai padroni universali quale unica soluzione ai vari scampati pericoli da loro stessi pianificati e prodotti.

L’obiettivo dell’associazione “Popolo Unito” è quello di attuare dei percorsi di consapevolezza, di resistenza civile e di ricostruzione del tessuto socio-economico e produttivo del nostro paese attraverso la costruzione di reti sociali che consentano di invertire la rotta rispetto a questa agenda criminale che ci espone inermi alle intemperie dei mercati.

L’associazione “Popolo Unito” si prefigge anche lo scopo di creare sinergie con cittadini consapevoli di altri paesi, di studiare tramite apposite commissioni di esperti le problematiche, consorziandosi con realtà associative appartenenti alla sfera dei servizi e dei settori primario e secondario.

Per anni ci hanno indotto a competere, promuovendo la competizione come valore, così ci hanno mantenuto divisi, sempre in conflitto gli uni con gli altri, placando la nostra sete di giustizia sociale con l’idea che chi prevale in una competizione sia il più meritevole, così da giustificare la sproporzione tra le ricchezze di una esigua minoranza rispetto al depauperamento e alla sottoproletarizzazione della stragrande maggioranza degli individui, tra cui soprattutto il ceto medio depredato economicamente e depauperato culturalmente attraverso la delirante ideologia “woke”.

L’associazione “Popolo Unito” promuove la cooperazione come strumento di promozione sociale, la cessazione di qualsiasi conflittualità orizzontale di matrice ideologica, economica, sociale e di genere, in nome della convergenza su obiettivi comuni: il recupero della dimensione umana della socialità, dell’economia, della cultura e della spiritualità. Promuove la piena autodeterminazione dell’individuo sia come singolo che nelle sue forme associative e consociative. Assume a modello valoriale la Costituzione Italiana del 1948. E si adopera per attuarla attraverso forme di aggregazione e di cooperazione alternative.